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Via Mastrigli – in campo ronde virtuali ma virtuose

Galvanica Bruni

via-mastrigli.jpgll Consiglio dei Ministri ha oggi approvato un decreto legge che prevede, fra le altre, una norma riguardante l’istituzione delle ronde nelle citta’. Ed il Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti non si e’ fatto trovare impreparato, si e’ subito dichiarato pronto ad aderire con un suo progetto di ronde: ronde pero’ del tutto virtuali per quanto virtuose, armate solo di comprensibile, condivisibile sdegno per il perpetrarsi della coltre di nebbia burocratico-politica che avvolge ormai da anni l’assurda situazione di degrado socio-ambientale di Via Mastrigli, là sulla Cassia. Nel suo comunicato odierno il Comitato Cittadini cosi’ infatti scrive:

320 giorni dall’interruzione della rimozione della discarica di rifiuti tossici di via Mastrigli. Pronte le ronde civiche contro la presenza di politicanti collusi con speculatori senza scrupoli.
Contro il degrado di Roma Nord e la corruzione strisciante, il Comitato Civico è pronto a scendere in campo con Ronde Civiche (non armate) per individuare, denunciare alla pubblica opinione e mettere alla gogna politicanti collusi con speculatori ed ecomafiosi senza scrupoli.
Sindaco Alemanno, dicci perchè non vuoi applicare il Patto per Roma Sicura al residence-lager di Via Mastrigli.
I cittadini del Villaggio dei Cronisti esigono fatti. Esigono la punizione esemplare di chi ha minacciato di morte i membri del comitato civico. Esigono la rimozione della discarica abusiva. Esigono la difesa della salute dei residenti. Esigono l’applicazione del Patto per Roma Sicura in via Mastrigli. Esigono la messa in sicurezza di uno stabile contenente centinaia di bombole a gas. Esigono la difesa del valore dei loro immobili e dei loro risparmi
Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti (ccvcronisti@live.it)

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Prosegue cosi’ in modo martellante la campagna di sensibilizzazione lanciata dal Comitato il 29 Settembre, al termine di una concitata seduta del Consiglio del XX Municipio, e da allora mai interrotta.
ora basta con le chiacchiere, è ora di passare ai fatti e da domani riprenderemo una pressante campagna mediatica per tenere i riflettori dell’informazione accesi sulla questione discarica e sul comportamento evasivo delle istituzioni locali e centrali” fu il commiato all’assemblea da parte del Comitato dei Cittadini.
E la promessa è stata mantenuta.
Da allora non passa giorno che non venga inviato un comunicato agli indirizzi  istituzionali del Comune di Roma, del XX Municipio, ai giornali nazionali ed ai media locali. Tanta perseveranza, sdegnata ma dignitosa, non ha smosso ancora alcuna coscienza, la coltre di nebbia e’ ancora lì nonostante le piogge di dicembre o la tramontana di questi giorni. Ma loro, i residenti, perseverano cocciutamente, e noi li ammiriamo. Cosa diranno nel comunicato di domani ? Fra poche ore lo sapremo. (Red.)

La storia di Via Mastrigli e’ tutta qui.   

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1 commento

  1. Ronde, Via Mastrigli e Alessandro Robecchi

    Il Comitato Cittadini del Villaggio dei Cronisti, con il suo comunicato sopra riportato in risposta al provvedimento governativo che, sollevando mille polemiche e perplessità da più parti, ha istituito la possibilità di istituire ronde di cittadini, ha praticamente anticipato uno dei più importanti autori di satira italiani: Alessandro Robecchi (http://www.alessandrorobecchi.it), collaboratore di vari giornali e radio, ideatore e conduttore dello storico programma “Piovono Pietre” andata in onda fino a qualche anno fa sulle frequenza radiofoniche del circuito Popolare Network (su Roma 103.3 in FM), coautore insieme a Peter Freeman dei corsivi della prima edizione del programma di RAI3 Ballarò (per i quali, con un fragoroso effetto comico, furono apostrofati come nazisti da Carlo Giovanardi che non gradì le battute rivoltegli).
    Infatti domenica 22 febbraio sulla prima pagina del quotidiano “Il Manifesto” è apparso l’incipit dell’articolo satirico a firma Robecchi che riportiamo qui di seguito:

    C’è clamore – Giochiamo alla ronda.
    Ha ragione Roberto Maroni: le ronde faranno diminuire gli stupri. Centinaia di mariti fuori a fare le ronde, significa centinaia di mogli a casa da sole, dunque meno esposte a pestaggi e violenze sessuali. E’ una mera notazione statistica, non se la prendano gli indagati per istigazione all’odio razziale che militano nello stesso partito del ministro degli Interni. Ha ragione anche Silvio Berlusconi: gli stupri sono diminuiti, ma le ronde si fanno lo stesso perché su questa faccenda c’è “clamore”. Ma che razza di bastardi sono quelli che fanno “clamore” su stupri e violenza? Non saranno mica i proprietari di televisioni che aprono con la cronaca nera ogni edizione del telegiornale! Tanto per gradire (fonte: Centro d’Ascolto sull’Informazione Radiotelevisiva), ecco qualche numero. Nel 2007 hanno aperto il loro notiziario con la cronaca nera, creando apprensione e paura nel paese, i seguenti telegiornali. Tg1, 36 volte, Tg2, 62 volte, Tg3 32 volte, Tg4 70 volte, Tg5 64 volte e Studio Aperto (record! Il tg tette&culi non delude mai) 197 volte. Se ne deduce che durante la scorsa campagna elettorale le televisioni di proprietà del candidato Silvio Berlusconi hanno pompato sulla paura molto più delle altre (insieme al fedele Tg2). E’ un dato di fatto. Impaurito a dovere il paese, creato quel “clamore” che oggi si denuncia, si è passati all’incasso vincendo le elezioni e preparando il terreno per il razzismo applicato e la pulizia etnica di questi giorni. Ora la situazione è più complessa: lo statista Berlusconi deve dire (per forza!) che i reati sono calati, ma ricorre alla decretazione d’urgenza a causa del “clamore”. In sostanza a causa della propaganda delle sue televisioni. Quanto alle ronde, si vorrebbe far credere che nascono per impedire la furia del popolo che vuole farsi giustizia da sé. In italiano tutto questo ha una sola definizione: la faccia come il culo. Resta da chiedersi, quando cominceremo noi a dire a questi ceffi: tolleranza zero?
    Alessandro Robecchi

    A sostegno della “mera notazione statistica” in testa all’articolo, potete leggere l’interessante articolo “Nel carcere dei sex offenders” (http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/violenza-sessuale-2/bollate-carcere/bollate-carcere.html) comparso su Repubblica qualche giorno fa.

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